Con l’accusa di aver costretto una ragazza minorenne a prostituirsi con uomini molto più grandi di lei, Michelina Stanchi, 47 anni e Franco Salvatore Magistro, 55 anni, sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Potenza. La donna era finita agli arresti domiciliari nello scorso mese di aprile per sfruttamento della prostituzione minorile, cessione di stupefacenti e tentata violenza privata. I fatti contestati alla donna risalgono alla seconda metà del 2016. Gli accertamenti erano scattati dopo la denuncia presentata dalla vittima. Quest’ultima, dopo aver raccolto l’invito di alcune amiche che avevano ascoltato le sue confidenze, si era recata in Questura per denunciare di essere stata ripetutamente indotta a prostituirsi con uomini assai più adulti di lei. La minorenne aveva trovato la forza e il coraggio di raccontare agli inquirenti i diversi episodi che l’hanno vista costretta a subire rapporti sessuali, sempre da parte di uomini adulti, al cui cospetto sarebbe stata accompagnata dalla 46enne potentina che è accusata anche di aver rivolto frasi minacciose all’indirizzo della minorenne per convincerla a ritirare la denuncia nei suoi confronti. La donna avrebbe trattenuto per sè i soldi corrisposti dai ”clienti” per la prestazione sessuale. L’altro imputato, invece, deve rispondere anche di violenza sessuale per aver palpeggiato le parti intime della ragazzina mentre erano adagiati sul letto dove avevano dormito. Episodio, quest’ultimo, che si sarebbe però verificato a Foggia. La prima udienza del processo a carico dei due imputati è stata fissata per il 5 febbraio del 2018.
