E’ in continua crescita il numero di malati lucani che emigrano per essere curati fuori dai confini regionali. Lo confermano i dati sulle schede di dimissione ospedaliera (sdo) del Ministero alla Salute. Il 23,6% dei lucani che avevano bisogno di un ricovero, lo scorso anno, ha deciso di rivolgersi ad altre strutture ospedaliere, si tratta in pratica 13.800 persone. Tra le strutture ospedaliere più scelte ci sono quelle della Lombardia, Emilia Romagna, toscana e Veneto. Il tutto, ha un costo non soltanto per coloro che decidono i ricoveri presso ospedali fuori regioni ( bisogna infatti calcolare le spese di viaggio, vitto ed alloggio anche per chi deve assistere un malato durante il ricovero) ma anche per la Sanità lucana. Il lucano che si sposta per farsi curare fa sì che la Regione debba pagare la prestazione a quella che lo prende in cura. Così quando c’è da dividere il fondo sanitario nazionale e si tiene conto del saldo tra mobilità attiva e passiva dei pazienti, e si aumenta o si diminuisce la quota di accesso al fondo., finisce che le regioni dove prevale la prima ricevono più denaro. Ed ecco che in tal modo le realtà ospedaliere del Mezzogiorni del Sud finanziano i centri di eccellenza del Centro-Nord.
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