“Ho perso la libertà fisica, ma ho conservato quella più importante, quella di pensiero”. Lo ha ricordato a Matera, Paolo Borrometi, giornalista dell’Agi, fondatore del sito laspia.it che con il suo lavoro, ha scoperto le infiltrazioni mafiose nel Consorzio di Tutela Igp del Pomodoro di Pachino portando all’espulsione dell’azienda più grande, riconducibile a un capomafia. Una vicenda ben raccontata nel suo libro “Un morto ogni tanto” presentato a Matera, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, per iniziativa dell’associazione “Giovane Europa”. Sono intervenuti con l’autore monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, Antonella Bellomo, prefetto di Matera, e Filippo Bubbico, già Viceministro degli Interni. A moderare l’incontro Angelo Chiorazzo presidente dell’Associazione Giovane Europa, che da diversi anni promuove iniziative culturali in Italia per favorire la nascita di una nuova coscienza e di una nuova socialità.
