Assunzioni dirette ad Acquedotto Lucano, assolti tutti gli imputati

Imputati tutti assolti “perchè il fatto non sussiste”. E’ terminato così il processo di primo grado relativo alle presunte assunzioni “sospette” ad Acquedotto Lucano, effettuate a chiamata diretta a partire dal 2008, senza indire nessun bando pubblico. Il collegio del tribunale di Potenza, presieduto dal giudice Rosario Baglioni, ha respinto l’unica richiesta di condanna avanzata dall’accusa, ovvero quella nei confronti dell’ex direttore generale, Enrico Gerardo Marotta. Nella scorsa udienza, infatti, il pm Gerardo Salvia aveva chiesto la condanna a due anni non per le undici assunzioni inizialmente finite nel mirino degli inquirenti, ma per un altro contratto lavorativo emerso nel corso del processo e per il quale l’accusa aveva chiesto l’integrazione del capo di imputazione. Per tutti gli altri imputati, invece, il pm aveva chiesto l’assoluzione, evidenziando altresì l’intervenuta prescrizione di alcune delle condotte contestate. Il tribunale ha accolto integralmente le richieste delle difese, assolvendo tutti gli imputati. Assoluzione, quindi, anche per l’allora direttore del personale, Pasquale Ronga e degli allora membri del consiglio di amministrazione, Mario Venezia (ex consigliere regionale), Antonio Anatrone, Domenico Amenta e Antonio Lauria.