Nuova udienza in tribunale a Potenza del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata, in cui sono imputate 47 persone e dieci societa’, tra cui l’Eni. Sentiti oggi tre consulenti della Procura, che hanno ripercorso i controlli sulle attivita’ nel Centro Olio di Viggiano (Potenza), in particolare sulla classificazione dei rifiuti prodotti nell’impianto (come l’uso di ammine), sui codici apposti ai rifiuti e sulle verifiche delle emissioni: nel corso delle indagini, infatti, secondo i pm Laura Triassi e Franscesco Basentini, le acque reflue dell’impianto venivano smaltite come normali rifiuti invece che come rifiuti speciali, apponendo un codice diverso da quello previsto dalle norme per i componenti contenuti nelle acque. Le indagini, nel 2016, portarono a sei arresti domiciliari, a 60 indagati e al sequestro di alcune vasche e di un pozzo di reiniezione del Centro Olio. All’esterno del Tribunale i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste e comitati di cittadini hanno organizzato un presidio per chiedere “verita’ e giustizia” sulla vicenda.
Inchiesta petrolio: in aula sentiti i consulenti della Procura di Potenza
