Presidio questa mattina a Potenza dei sindacati, davanti alla prefettura, in occasione dello sciopero generale di otto ore proclamato dopo la morte, lo scorso 17 aprile, a causa di un incidente nello stabilimento “Dalmine Logistic solutions” del capoluogo lucano, di Carmine Picerni, un operaio di 40 anni. In un documento unitario, Cgil, Cisl e Uil hanno definito “inaccettabile” la circostanza che “a una gia’ fragile e inconsistente ripresa, caratterizzata da un aumento della precarieta’, non solo della qualita’ dei contratti ma anche delle condizioni di lavoro, sembra accompagnarsi, e non casualmente, un aumento del rischio per i lavoratori”. I sindacati hanno in particolare fatto riferimento anche a un altro incidente sul lavoro che nello scorso mese di febbraio ha causato la morte di un operaio 28enne di una ditta che si occupa di trattamento dei rifiuti. Durante il presidio sono intervenuti anche alcuni colleghi di Picerni, mentre i rappresentanti sindacali hanno ribadito come sia “fondamentale agire immediatamente anche per l’approvazione di una legge regionale che metta al centro la prevenzione sui luoghi di lavoro”. Per l’Ugl, presente al presidio “è necessario lanciare un messaggio chiaro a tutte le istituzioni preposte sollecitando nell’attuare reali controlli e vigilare maggiormente sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori e dei posti di lavoro. È giunto il momento – conclude l’Ugl – di iniziare dalla Basilicata un vero percorso che costruisca nel Paese una cultura della sicurezza sul lavoro. Attraverso appalti sempre di più al ribasso, utilizzo di manodopera in nero, pochi controlli, si alimenta l’illegalità e di conseguenza si aprono le porte anche alla criminalità, al banditismo imprenditoriale, tutto a scapito di chi lavora”.
Incidenti sul lavoro: presidio dei sindacati a Potenza

Incidenti lavoro: Potenza, in piazza Mario Pagano presidio dei sindacati