Site icon Piazza Lucana

L’ex clinica Luccioni di Potenza al centro dell’inchiesta “Ricoveri ordinari”

Sei  misure cautelari sono state  eseguite questa mattina dai carabinieri del Nas di Basilicata, Campania e Puglia nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’ex Clinica Luccioni di Potenza, ora Istituto clinico lucano spa. Dalle indagini della Procura di Potenza ,  sono emerse cartelle cliniche modificate per  ottenere rimborsi maggiori – anche indicando fittiziamente  interventi mai effettuati o complicazioni inesistenti – e  dispositivi medici acquistati con aumenti considerevoli dei  costi, fino a maggiorazioni del 900% del prezzo, per ottenere  profitti e dimostrare prestazioni maggiori dell’Istituto clinico  lucano, una struttura sanitaria privata convenzionata di  Potenza:. A finire ai domiciliari l’amministratore unico della  clinica, Walter Di Marzo, due chirurghi della struttura  sanitaria, Mario Muliere e Paolo Sorbo, e un medico  dell’Asp, Archimede Leccese. E’ stato invece disposto il divieto  di dimora per il direttore sanitario della clinica, Lorenzo  Tartaglione, e per il direttore amministrativo, Giuseppe  Rastelli.  Le indagini riguardano gli acquisti e le cartelle cliniche,  tra il 2014 e il 2016: dalle indagini e’ emerso un meccanismo di  falsificazione dei documenti, in alcuni casi “addirittura  grossolano” – ad esempio con interventi di idrocele effettuati  su donne – e con un numero elevato di complicazioni rispetto  alla media degli interventi chirurgici: la Guardia di Finanza ha  invece scoperto una truffa negli acquisti, con aumenti  considerevoli dei costi. Le indagini sono partite da una  denuncia dell’Azienda sanitaria di Potenza, che ha anche emesso  un procedimento disciplinare nei confronti del medico che  effettuava i controlli.

Exit mobile version