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L’ex generale dell’Arma suicida aveva lasciato l’incarico della Total in Basilicata

Aveva lasciato il posto da dirigente della sicurezza per la Total in Basilicata qualche giorno prima di togliersi la vita. E’ uno dei particolari che emerge in queste ore dalle prime ricostruzioni sulla vita di Guido Conti, l’ex generale dei carabinieri forestali dell’Umbria, trovato morto vicino alla propria auto durante la serata di ieri, venerdì 17 novembre. La vettura era in una strada nei pressi di Pacentro. Conti, 58enne di origine sulmonese, era improvvisamente scomparso in mattinata e i parenti (tra cui la sorella Silvia, comandante della Polstrada di Pescara) avevano dato l’allarme. Le ricerche erano scattate subito, fino al tragico ritrovamento. Il generale si era da poco congedato dall’Arma per assumere un nuovo incarico nella multinazionale francese. Lo scorso ottobre aveva salutato l’Umbria.

Le indagini

Gli investigatori dell’Arma hanno raccolto gia’ diversi indizi che non lascerebbero dubbi. Il 58enne ha lasciato una lettera alla famiglia e un’altra ad una sorella. Mancherebbe una terza missiva che sarebbe stata spedita non si sa a quale destinatario, poco prima che salisse su una Smart di una delle due figlie per dirigersi verso le pendici del Monte Morrone (luogo a lui molto caro) per compiere il gesto estremo. L’uomo, prima di scomparire, ha anche oscurato il profilo Facebook. A far scattare l’allarme sono stati i familiari non vedendolo tornare a casa per l’ora di pranzo. A trovare il cadavere dell’ex ufficiale della Forestale, molto noto e stimato sia in Abruzzo che in Umbria, sono stati alcuni agenti che avevano in passato lavorato con lui a Sulmona. Tra le diverse indagini condotte dall’ufficiale, quella sulla cosi’ detta “discarica sui veleni di Bussi”. Il magistrato ha aperto una inchiesta e
ha disposto l’autopsia. Lettere, auto e pistola sono stati sequestrati.

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