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Omicidio Claps, prescritte le accuse a carico del genetista Pascali che non trovò il dna sul maglione di Elisa

Si e’ concluso a Salerno per intervenuta prescrizione” il processo  che vedeva imputato per il reato di falso in perizia Vincenzo Pascali, condannato in primo grado ad un anno e sei mesi (pena sospesa): e’ il genetista che effettuo’ la perizia che escludeva la presenza di tracce di Dna di Danilo Restivo sugli abiti di Elisa Claps, la studentessa potentina uccisa il 12 settembre 1993 e il cui cadavere fu ritrovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinita’ di Potenza. Per l’omicidio di Elisa Claps, Restivo – attualmente detenuto in Inghilterra per aver ucciso un’altra donna, Heather Barnett – e’ stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione. La notizia della prescrizione per Pascali e’ stata resa nota dal fratello di Elisa, Gildo Claps, in una lunga lettera pubblicata oggi dai giornali locali e in cui racconta l’ultima udienza del processo. “Giustizia e’ fatta – ha scritto con evidente e amara ironia – il professor Pascali e’ colpevole ma grazie alla celerita’ dei nostri Tribunali potra’ tornare ad essere lo stimato luminare che tutti apprezzano. Provo a cercare tra le pagine del codice i termini di prescrizione al nostro dolore, in 25 anni sara’ ben prescritto, sfoglio ma non li trovo, sara’ – cosi’ Gildo Claps ha concluso la sua lettera – una disattenzione del nostro legislatore”.

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