Coraggio, passione e un sogno: costruire una moto veloce e leggera con un motore a due tempi compatibile con le norme per la tutela dell’ambiente. Per questo in quattro, mollano il posto fisso in Ferrari e, pezzo dopo pezzo, danno forma alla loro “creatura”. Tecnologia allo stato pure la Vins, questo il nome che i giovani, ai quali si è aggiunto un quinto aiuto, hanno dato alla “Duecinquanta” costruita nel capannone che si trova a Maranello, a pochi passi da quello in cui lavoravano alla “celebre rossa”. Un capolavoro di tecnica, presentato nelle due versioni preserie (la Duecinquanta da strada e la Duecinquanta competizione) all’Eicma, il salone del ciclo e del motociclo di Milano, figlio della competenza e della professionalità anche di tre lucani: di Vincenzo Mattia (nato a Sanremo da genitori emigrati dalla Basilicata) e Giuseppe Evangelista, ingegneri poco più che trentenni con origini di Vaglio di Basilicata, in provincia di Potenza, e di Enzo Doino coetaneo di Bella, sempre nel potentino. La Vins, che prende il nome dall’ italianizzazione della pronuncia inglese proprio del nome Vincenzo ( Vince) è “innovazione sartoriale motociclistica”, è spinta da un motore bicilindrico due tempi, ha un telaio monoscocca realizzato interamente in fibra di carbonio, come le macchine da Formula uno, ed adotta soluzioni brevettate e innovative dal punto di vista ciclistico, meccanico e aerodinamico, il tutto con meno di 100 chili di peso. Una start up, nata circa un anno fa, interamente “made in Italy” alla quale tutti lavorano in maniera maniacale, come artigiani attenti ai quei dettagli che rendono unico un prodotto. “Facciamo tutto nel nostro capannone, a mano, produciamo da noi persino i componenti in fibra di carbonio”, racconta Vincenzo Mattia, amministratore delegato della Vins Motors. Il successo all’Eicma, dove è stata annoverata nella Top 5 delle moto presentate, e la curiosità dei media non si sono fatti attendere per il gruppo che sta dietro alla Vins, che conta ad oggi cinque “operativi “ a cui si aggiungono altri due soci. Siamo soddisfatti oltre le aspettative”, spiega Giuseppe Evangelista ingegnere sfornato dall’Università degli studi della Basilicata, che ci tiene a sottolineare “ ho fatto parte del team di studenti lucani che ha partecipato alla Shell Eco-Marathon inoltre grande aiuto, all’inizio della nostra avventura, è arrivato dal professor Enrico Nino del laboratorio di fisica tecnica che ringrazio tanto”.
Successo all’Eicma per la Vins, la moto che porta la firma anche di tre lucani
