Cronaca

Facoltà di Medicina in Basilicata: si’ definitivo della Regione

La giunta regionale della Basilicata “ha formalizzato il proprio parere favorevole” all’avvio, a cominciare dal prossimo anno accademico, della facolta’ di medicina dell’Universita’ lucana. La giunta, “con lo stesso provvedimento, ha preso atti del ‘regolamento didattico di Ateneo’, cosi’ come integrato dalle osservazioni contenute nel parere favorevole del Consiglio universitario nazionale”. Il regolamento didattico di Ateneo indica “l’obiettivo del nuovo corso di laurea: formare medici dedicati all’attivita’ assistenziale, dotati delle basi scientifiche, della preparazione teorico-pratica necessaria all’esercizio della professione medica e delle competenze di base che permettano ai futuri medici di comprendere, sfruttare e governare in modo consapevole le opportunita’ che lo sviluppo delle nuove tecnologie sta portando nell’ambito medico”. Secondo il presidente della Regione, Vito Bardi, “l’approvazione di questo provvedimento segna un ulteriore passo in avanti per la concreta attuazione dell’accordo di programma siglato con i Ministeri della Sanita’ e dell’Universita’. In poco tempo siamo passati dalle parole ai fatti e grazie alla proficua collaborazione con l’Ateneo lucano e con i Ministeri competenti stiamo definendo tutti gli atti propedeutici all’attivazione del corso di laurea in medicina. Sono passaggi molto complessi, che puntano ad assicurare un’elevata qualita’ dell’offerta formativa ed una sua piena integrazione con le strutture sanitarie interessate, tanto da offrire ai giovani lucani ed a quanti vorranno venire in Basilicata a studiare medicina una opportunita’ di formazione importante, che poi tornera’ utile anche per la crescita complessiva del servizio sanitario regionale e dello stesso Ateneo”. La nota ricorda che “per l’attivazione del corso di laurea in medicina la Regione ha stanziato tre milioni di euro per il primo anno e quattro milioni di euro per gli anni successivi per il periodo di vigenza del Piano dodicennale Regione/Universita’ 2012-2024, integrando cosi’ lo stanziamento di dieci milioni di euro all’anno gia’ previsto. A questi fondi si aggiungono quelli stanziati dal Miur per sostenere i costi di funzionamento (due milioni di euro all’anno per il triennio 2021-2023) e dal Ministero della Salute per implementare la ricerca sanitaria (tre milioni di euro all’anno per il triennio 2021-2023)”.

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