Sei persone sono state arrestate, e attualmente si trovano ai domiciliari, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’operazione condotta dalla Procura di Potenza. Si tratta di Gaetano Romanato, di 24 anni, di Salerno; Massimiliano Rosa (34), Vito Corbo (35), Fabio Lettieri (40), Sergio Spera (51) e Giuseppe Calabrese (39), tutti di Potenza. I provvedimenti sono stati eseguiti dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo di regione tra le province di Potenza, Bologna e Vicenza. Dalle indagini è emerso che Vincenzo Romanato, residente a Salerno e domiciliato in Veneto, avrebbe fornito droga ai potentini Massimiliano Rosa, Fabio Lettieri, Vito Corbo, Sergio Spera e Giuseppe Calabrese nel corso di incontri in Campania. Gli spacciatori lucani, a loro volta, avrebbero venduto le dosi a giovani di Potenza, Avigliano, Ruoti, Tito e Picerno ad un prezzo che oscillava tra i 20 e i 50 euro. Il nome dell’operazione “Restaurant” deriva dai nomi criptici che gli spacciatori usavano per parlare tra loro. La cocaina diventava “pesce” o “bionda ragazza”, l’eroina “carne” o “mora bruna”, “ci dobbiamo prendere il caffè dopo mangiato” per fissare un appuntamento finalizzato allo smercio della sostanza.




