“Avverto delusione e preoccupazione, del resto la Cassazione ha dato pienamente ragione all’indagato Pittella e sostanzialmente ha detto in 18 pagine che non dovevo essere arrestato. Mi sembra inspiegabile quello che sta accadendo e continuo a combattere con le armi che sono a disposizione di un cittadino”. Lo ha detto Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino, in quanto coinvolto in una inchiesta giudiziaria della Procura di Matera, incontrando i giornalisti a Lauria, ribadendo di non essersi dimesso per senso di responsabilita’ nei confronti dei cittadini. “Giungo alla Cassazione che dopo mesi si pronuncia demolendo di fatto l’impianto accusatorio e mi restituisce il sorriso e la possibilita’ di credere nella giustizia – ha aggiunto – dopodiche’ da’ un indirizzo preciso al Tribunale del Riesame che ieri ha rigettato con tre righe quanto disposto dalla Suprema Coorte. Per un cittadino e’ lecito chiedersi se siamo in uno stato di diritto. Ed io sono particolarmente preoccupato di questo”.

“Quando commetto un errore come medico, e vale per tutti i cittadini, ne pago le conseguenze – ha insistito Pittella – ma altri quando commettono un errore non solo no lo ammettono, ma insistono e perseverano nell’errore, non pagando nulla. La mia non dimissione – ha concluso -risponde ad una esigenza di responsabilita’ nei confronti dei cittadini. Io non ne ho benefici. La liberta’ sta nel rincorrere la verita’”.”Non voglio fare di tutta l’erba un fascio perche’ se e’ sbagliato dire che tutti i politici sono corrotti, lo e’ anche dire che lo sono tutti i magistrati. Ci sono magistrati di grande qualita’ e ci sono, come in politica, anche magistrati che probabilmente non svolgono in piena coscienza il loro lavoro. Come fa un cittadino – ha continuato – a credere nella giustizia se ha ragione in Cassazione e gli danno torto in periferia? Io a chi mi devo rivolgere per avere ragione? La mia e’ una sorta di grido d’allarme. Devo pensare che non si vuole concedere la ragione a Pittella? C’e’ un motivo per cui non mi va concessa la ragione, sono un uomo cattivo? Non so se si sta esercitando la liberta’ democratica propria di un Paese civile”. “Non potete avere idea di quanta gente mi ha dimostrato che mi vuole bene, ma bene davvero. Certo, c’e’ anche chi sta sempre sul crinale ed e’ pronto a cambiare carro – ha concluso – perche’ uno ha rallentato o si e’ fermato e l’altro sta andando avanti. Ma quello lo affido al perdono di Dio”.




