Politica

Bardi: “lavoro, ambiente e sviluppo al centro politiche governo”

Le infrastrutture – da sempre “anello debole” della regione – sono al primo posto del programma che il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Centrodestra) – eletto il 24 marzo scorso – ha illustrato al consiglio regionale lucano. Nella relazione – intitolata “Le ragioni del cambiamento” e illustrata all’assemblea in circa 45 minuti – Bardi ha analizzato la “richiesta di profondo cambiamento” che si avvertiva in Basilicata (ora per la prima volta governata dal centrodestra) e ha indicato al primo posto gli interventi nella rete stradale: “La Basentana – ha detto – va rifatta e avvieremo un cronoprogramma per l’aviosuperficie di Pisticci. Penso, inoltre, che sia una vergogna che la ferrovia Ferrandina-Matera non sia ancora stata completata”. Nell’annunciare un concorso internazionale di idee per individuare un “brand Basilicata”, Bardi ha annunciato un nuovo piano turistico regionale e un piano straordinario per il lavoro, fondato su due linee: turismo e innovazione. Ripetuto spazio ha trovato, nella relazione del governatore, il punto relativo all’uso dei fondi europei, da “concentrare su turismo e infrastrutture”. Per quanto riguarda la estrazioni petrolifere, Bardi ha definito “impraticabile” il loro blocco, indicando la via della rinegoziazione degli accordi con le compagnie, cercando “piu’ tutela e piu’ occupazione per i lucani. Comunque – ha aggiunto – non daro’ permessi per altre trivellazioni”. Infine, Bardi ha indicato la necessita’ di “rivedere la rete ospedaliera perche’ un quarto dei lucani si fa curare fuori regione” e la riorganizzazione degli uffici regionali, puntando su una “profonda rotazione degli incarichi e, se possibile, nuovi concorsi”.  Le infrastrutture come chiave di volta per ridare slancio alla Basilicata, non solo per il collegamento con le regioni limitrofe, ma come “veicolo” per il potenziamento del turismo, delle produzioni di qualita’, e quindi di una nuova stagione di crescita per i lucani: sono questi i punti principali della relazione programmatica che il presidente della Regione, Vito Bardi, ha illustrato oggi a Potenza nel corso della riunione del Consiglio regionale.  Le infrastrutture, per una “Basilicata collegata e raggiungibile”, sono la chiave di volta della programmazione delineata da Bardi, non solo per la fruibilita’ del territorio, ma anche per la valorizzazione del turismo, della produzione e dell’agricoltura di qualita’. Il governatore lucano ha quindi ribadito la necessita’ di “un tavolo di confronto con l’Anas sulle opere pubbliche, anche per un monitoraggio sui tempi di esecuzione”, definendo “una vergogna a cui porre rimedio” la mancanza di un collegamento ferroviario a Matera. Cosi’ come e’ necessario “un confronto con la Puglia e la Campania sulla Salerno-Taranto”, e “l’implementazione del trasporto pubblico locale, perche’ i pendolari devono essere tutelati e saranno una nostra priorita’”. Sul turismo, Bardi ha posto sul tavolo della discussione la realizzazione di un nuovo piano regionale, il ripensamento “della mission della Fondazione Matera-Basilicata 2019”, e la tutela delle coste lucane. Sul versante della produzione e del lavoro, il presidente della Regione ha poi escluso “ogni intervento a pioggia, perche’ serve una programmazione e un sostegno di lungo periodo per le nostre imprese”, ipotizzando una “rimodulazione dei centri per l’impiego, e progetti per i disoccupati che escludano il mero assistenzialismo”. Un altro “stop” e’ stato annunciato da Bardi per “i grandi centri commerciali”, con il sostegno ai piccoli commercianti locali, a cui aggiungere la valorizzazione delle produzioni a chilometro zero. Il governatore lucano, sui temi ambientali , ha confermato quindi gli annunci fatti in campagna elettorale, dal “no all’eolico selvaggio”, alla richiesta “di un nuovo piano per il paesaggio” e di “una rimodulazione del programma energetico rinnovabile”, perche’ “la Basilicata e’ prima in Italia per quota produttiva, ma qui c’e’ stato uno scempio del territorio”. Con la Puglia si discutera’ nuovamente della gestione delle risorse idriche, “ovvero del nostro oro blu”, e serve “un potenziamento dell’Arpab”, per fornire “la necessaria trasparenza su questi temi nel rapporto con i lucani”. Al termine della relazione, la seduta del Consiglio e’ terminata: il dibattito e’ previsto nella prossima riunione. 

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