Si trovano attualmente in una comunità, così come predisposto dal gip del Tribunale per i minorenni di Potenza, due ragazzi di 17 anni e un neomaggiorenne, tutti di Rionero in Vulture dove avevano messo in piedi una “fidata rete di clienti” ai quali vendevano droga. Il provvedimento cautelare è stato emesso per consentire ai tre ragazzi “di proseguire il proprio iter scolastico-formativo”. Sono accusati di detenzione, continuata ed aggravata, a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La misura cautelare e’ stata eseguita dai Carabinieri durante l’operazione denominata “Briciole”, nome scelto “per le modalità operative adottate dagli spacciatori che erano soliti vendere hascisc e marijuana in piccole dosi, da mezzo grammo e un grammo, a fronte di corrispettivi variabili da dieci a 15 euro”. I tre rifornivano in particolare studenti delle scuole superiori di Rionero in Vulture: sarebbero avvenute “centinaia di cessioni di droga tra aprile e settembre scorsi”. La rete di clienti messa in piedi dai tre ragazzi – diventati esperti nel trattare con i loro fornitori e bravi nell’agire adottando “accortezze operative” per evitare i controlli e parlando fra loro con un “linguaggio criptico” – era “in costante espansione e in buona parte costituita da minorenni”. Durante le indagini, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato una persona, hanno segnalato undici “giovani assuntori” alla prefettura di Potenza e hanno sequestrato “oltre 120 grammi di hascisc e marijuana”.
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