Circa 130 migranti che occupavano alcuni capannoni abbandonati della “Felandina”, a Metaponto di Bernalda (Matera) – utilizzato come “base” per raggiungere poi i campi della zona dove lavorano per raccogliere i prodotti
agricoli – sono stati sgomberati stamani dalle forze dell’ordine. I migranti sono trasferiti a piccoli gruppi in altre strutture della zona. Lo sgombero e’ stato deciso e attuato dopo che, il 7 agosto scorso, in uno dei capannoni si verifico’ un incendio che causo’ la morte di una donna di 28 anni, Eris Petty Stone, di nazionalita’ nigeriana, che dormiva nella “Felandina” e.ogni giorno lavorava nei campi. La struttura fu occupata nel giugno dello scorso anno e ha “ospitato” – in condizioni igieniche e di sicurezza non idonee – fino a circa 600 persone. Attualmente – secondo quanto si e’ appreso stamani – nei capannoni vi sono tra 400 e 500 persone. L’organizzazione “Forum delle terre di dignita’”, che ha definito la “Felandina” un “ghetto”, hanno criticato la mancanza di “un piano di evacuazione efficace e giusto” per i migranti.
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