Un operaio ventottenne di Potenza, Antonio Caggianese, è morto ieri sera in un incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento della Ageco, un’azienda dell’area industriale di Tito che gestisce il trattamento di rifiuti. Il giovane sarebbe rimasto schiacciato, per cause in corso di accertamento, sotto un macchinario utilizzato per la separazione dei rifiuti. Inutile l’intervento dei sanitari del 118, giunti sul posto con i vigili del fuoco, l’operaio è morto per le gravi ferite al capo e al torace Sono in corso indagini da parte dei carabinieri.
Il cordoglio dei sindacati
Le segreterie di Fp-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno proclamato uno sciopero del comparto di igiene ambientale per un’ora su tutto il territorio regionale. “Non si puo’ morire di lavoro”, ha detto il segretario lucano
della Cgil, Angelo Summa, ricordando poi che complessivamente in Basilicata nel 2017 si sono verificati undici infortuni mortali e il 40% delle pratiche di controllo definite dall’Ispettorato del lavoro “ha accertato irregolarita’ da parte delle aziende sottoposte a verifica”. Il segretario della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella ha chiesto alla magistratura di “essere rapida, rigorosa e severa nell’accertamento delle responsabilita’ penali. In attesa di capire le circostanze in cui si e’ consumata la tragedia e’ di tutta evidenza che ci sono ancora lacune nella
filiera della sicurezza sui luoghi di lavoro, lacune che vanno individuate per evitare ulteriori tragedie”. “E’ davvero inaccettabile – ha invece evidenziato la Uil – che oggi si debba ancora morire in questo modo. Va fatto di piu’,
serve maggiore impegno e consapevolezza perche’ i lavoratori e le lavoratrici hanno il sacrosanto diritto di tornare a casa sani e salvi dalle loro famiglie. Nonostante le molte attivita’ di prevenzione svolte sul territorio, siamo ancora una volta a denunciare e a piangere un’altra morte bianca”.




