Il gup di Potenza, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato a un anno di reclusione (pena sospesa), per diffamazione a mezzo stampa, Domenico Leccese, coinvolto – per aver pubblicato dei post sui social network – in una vicenda legata a un “porno ricatto” nei confronti di un ex assessore comunale del capoluogo lucano, Giovanni Salvia. Nella sentenza, il gup ha escluso l’aggravante dell’offesa a
un corpo amministrativo, il Comune di Potenza rappresentato dall’assessore. Nel 2015 l’allora assessore comunale allo sport fu “adescato” su Skype da una donna che lo convinse a fare atti sessuali sulla piattaforma digitale, per poi acquisire le immagini e ricattarlo. Dalle indagini – che coinvolsero complessivamente piu’ persone, in piu’ ruoli – sono emerse molte “sfaccettature” della vicenda, tra cui l’obiettivo di ottenere dal ricatto favori politici e le dimissioni dell’assessore. I processi si sono divisi in piu’ filoni, e questo riguardava alcuni post su Facebook in cui erano state pubblicate immagini e offese a Salvia. Nel 2017 Leccese – dipendente della Regione Basilicata – fu al centro di una vicenda di giudizi sui social nei confronti della giornalista Francesca Barra e del suo compagno, l’attore Claudio Santamaria. Il procedimento disciplinare avviato a suo
carico dalla Regione fu archiviato.
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