Sgominata un’organizzazione criminale composta da quattro cerignolani e un melfitano (tutti finiti ai domiciliari) specializzata in furti di auto. Le indagini hanno riguardato il furto di circa 30 veicoli in provincia di Potenza. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la base operativa e logistica della banda era Cerignola. I ladri – secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza – facevano parte di “un’unica organizzazione promossa e gestita da due pregiudicati cerignolani (padre e figlio), con il concorso degli altri tre indagati”. La banda agiva soprattutto nei territori di Melfi, Rionero in Vulture, Barile, Rapolla e Lavello. I malviventi usavano centraline decodificate, sostituite a quelle montate sulle auto da rubare: la vettura veniva aperta, i fili di accensione “disarticolati”, la centralina sostituita e ricollegata. Quindi motore messo in moto e auto sparita. Le modalità “tutte ricorrenti, consuete e ben consolidate”, avevano “allarmato” i cittadini. Dopo un tentativo di furto, a Barile, il 7 maggio 2019, erano cominciate le indagini: il 13 maggio successivo, due dei cinque indagati furono arrestati in flagranza di reato, a Melfi. L’esame dei tabulati telefonici e delle immagini di videosorveglianza hanno permesso di “ricostruire l’intera attività criminosa” della banda.
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