Cronaca

Su facebook il direttore degli Screening oncologici offende le donne

Comincia con la frase “Sono brutte, nessuno se le fila, neanche un migrante che non vede una donna da anni…”, e continua con altre considerazioni che sembrerebbero rivolte  alle donne: “Dovete morire di colera per tutto quello che noi siamo e che voi non sarete mai!”. Un lungo post su Facebook a firma di Salvatore Conte, direttore della centrale operativa screening oncologico della Regione Basilicata- lo stesso responsabile della società  Fora spa che ha fornito , alla Radioterapia al San Carlo di Potenza il Varian Trilogy, l’ apparecchiatura per il trattamento dei tumori, finita nei giorni scorsi in un’inchiesta della Procura del capoluogo per truffa- che ha indignato e non poco rappresentanti istituzionali e non. Il post in questione è stato riportato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli sul suo profilo Facebook che ha subito chiesto l’intervento dell’assessore regionale alla sanità e della presidente della Commissione  regionale per le pari opportunità. Le reazioni alle dichiarazioni di Conte, nonostante lo stesso si fosse poi affrettato a modificarle e a darne spiegazione, non si sono fatte attendere. La stessa Flavia Franconi, assessore alla sanità e  vicepresidente della giunta regionale della Basilicata ha convocato Conte in un incontro che si terrà per il prossimo 19 ottobre 2018 alle ore 10.00 presso l’assessorato alle politiche della persona.

Le reazioni al post

“Linguaggi di questa natura contribuiscono ad alimentare quel clima di odio che imperversa nel nostro Paese e che influisce negativamente sulla formazione dei più giovani”, ha commentato la  vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi.  “Il prestigio delle istituzioni – ha detto la Franconi- si fonda sulla qualità dei servizi erogati in funzione di una mission, ma anche sulla credibilità, non solo professionale, delle persone che vi operano. Per un professionista che ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito di società esterne al servizio della sanità regionale, in questi nostri tempi vissuti in parallelo sui social network da dietro lo schermo di uno smartphone, dove finisce, mi chiedo, la sfera pubblica e inizia quella privata? Le parole sono importanti, raccontano chi siamo e lasciano intravedere dove siamo diretti. Espressioni di odio verso le donne e gli immigrati certamente non rendono onore a chi le pronuncia, ma più di tutto rischiano di creare strascichi destinati a riverberarsi dalla sfera privata a quella professionale e pubblica”. “Rispetto ed educazione sono elementi fondamentali per potersi fregiare di essere oneste ed onesti cittadini”. E’ quanto dichiarato dalla presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi. “Doti imprescindibili – continua la Blasi – per chi è preposto ad un ruolo professionale pubblico ed ancora di più per chi ricopre incarico rilevante e coordina attività quali servizi alla persona. Sono esterrefatta ed incredula, arrabbiata ed amareggiata per ciò che è riportato sul profilo facebook di tal Salvatore Conte: un post  violento e farneticante, oltre ogni limite del rispetto della persona. Un post carico di oscenità, rancore, frustrazione ed offese rivolte alle donne che dovrebbe far vergognare chi lo ha scritto e far insorgere le libere coscienze di quanti hanno a cuore il senso ‘civico’ della persona. Non possiamo sopportare ed abituarci a termini violenti ed atteggiamenti irrispettosi verso alcuno nella vita reale e tantomeno sui social. Da Presidente della Commissione pari opportunità – conclude Angela Blasi –  mi sento in dovere di denunciare tale linguaggio, sicura di interpretare la volontà comune delle Istituzioni, del mondo sindacale e delle associazioni in generale”.

 

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