Grande successo per il percorso enogastronomico, storico e culturale “Tra bere e mangiare c’è di mezzo il fare” che ha animato l’estate di Vaglio Basilicata nelle serate tra il 10 ed il 12 agosto. La manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, non ha deluso le aspettative dei visitatori che, arrivati a migliaia nel piccolo centro alle porte del capoluogo, hanno trovato un connubio perfetto tra mangiare e bere bene e tradizioni e cultura locale. Venti i punti ristoro posizionati negli scorci più suggestivi dell’antico centro storico medievale,veri e propri “ristoranti sotto le stelle” che sono stati capaci di conciliare la modernità dello street food con la storicità dei piatti proposti. “Tutte le specialità – hanno spiegato i responsabili della locale Pro Loco- sono state preparate secondo le antiche tradizioni culturali gastronomiche lucane, nel rispetto della filiera corta e recanti certificazioni di qualità, marchi Dop, Igp, Doc, Docg o Igt, ottenendo risonanza nell’intero bacino del sud Italia. Ne sono un esempio il suino nero lucano e la podolica. Inoltre, nel rispetto del recupero dei luoghi di interesse storico, le degustazioni del vino Aglianico del Vulture, annoverato tra i più grandi vini rossi d’Italia, sono stte ospitate nelle antiche e scenografiche cantine in pietra”.
Non solo cultura nelle notti vagliesi. In occasione della manifestazione gli attrattori storico-architettonici di Vaglio, ovvero i siti archeologici di Serra e Rossano, le chiese, il Museo delle Antiche Genti di Lucania, il Museo Rurale sono rimasti aperti anche per tutta la notte. Ogni pomeriggio è stato inoltre possibile partecipare a laboratori creativi nell’ex Convento di Sant’Antonio, luogo in cui si sono tenute esposizioni e lavorazione della pietra e della cesellatura. Inoltre scultori e artigiani di provenienza locale, nazionale ed internazionale hanno preso parte al il Primo Simposio di Scultura. Nello stesso spazio espositivo è stato inoltre possibile ritrovare la spiritualità della Uglia di San Faustino, il fascino imponente della Iaccara potentina, il suggestivo e ancestrale Maggio di Accettura.
Spettacoli di giocolieria, street comedy, ballon art, truccabimbi, giochi per bambini, quattordici concerti musicali tra postazioni fisse e itineranti di musica classica, swing, jazz, popolare hanno poi impreziosito la manifestazione. “Il Percorso è l’unione dei patrimoni tangibili e intangibili di Vaglio- hanno evidenziato i vertici della Pro Loco – sintetizzare il patrimoni artistico, architettonico, archeologico con l’apporto giornaliero all’identità culturale di un luogo ha come obiettivo un sapere che, in virtù dei valori che racchiude, possa essere trasmesso ai giovani. Il prodotto tipico viene inteso come prodotto in grado di trasferire sul mercato, insieme al valore d’uso, anche i valori simbolici, del luogo in cui è stato prodotto. É il risultato di un impegno che si tramanda, e che quindi racchiude in sé il racconto di una storia identitaria, un mezzo di comunicazione della cultura territoriale”.
Le foto sono di Francesco Mangialardi