Politica

Fratelli d’Italia: fra 2014 e 2017 gruppo Basilicata ha presentato 13 pdl

Sono state complessivamente 13 le proposte di legge presentate da Fratelli d’Italia tra il 2014 e il 2017 nel Consiglio regionale della Basilicata, 260 le interrogazioni e 34 le mozioni: le cifre dell’attivita’ istituzionale del gruppo sono state presentate, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal consigliere regionale del partito, Gianni Rosa, da uno dei dirigenti nazionali di Fdi, Donato Ramunno, e dal commssario provinciale di Potenza, Gianfranco Blasi. Nell’anno che si e’ appena concluso le interrogazioni presentate sono state 45 (il 90% discusse, nei settori dell’ambiente, delle gare e sull’uso di fondi pubblici), e sette le mozioni: due approvate (sul nuovo piano industriale della Banca popolare di Bari e sul parere negativo al Ceta) e cinque non discusse. Dal 2014 sei nuove normative presentate da Fdi sono state approvate (sulle energie rinnovabili, sulla “Banca della terra”, sulle patologie rare e invalidanti, sulle adozioni e sul controllo degli enti), sei non discusse e una ancora nella commissione bilancio: “Siamo soddisfatti dell’attivita’ realizzata in questa legislatura – ha detto Rosa – e le proposte di legge sono l’elemento piu’ qualificante del nostro lavoro, che prova a dare una risposta ai tanti problemi dei lucani. Fratelli d’Italia ha fatto una buona opposizione, e questa classe dirigente si candida al governo della Regione”. Sulle proposte di legge non approvate, Rosa ha espresso “rammarico per il ‘pacchetto sul petrolio” auspicando poi che “per il testo sulla sicurezza si riescano a trovare i fondi”. Il consigliere regionale ha poi fatto un riferimento al taglio dei costi della politica, approvato dal Consiglio: “E’ giusto abbassare la spesa, ma dobbiamo sempre ricordarci che cio che qualifica un consigliere e’ il lavoro svolto, e bisogna quindi dimostrare cosa fatto per la Basilicata. Rosa ha infine parlato delle “bufale” del governo regionale, tra cui “la strada Oraziana, ovvero un progetto di 30 anni fa”, la “copertura della banda ultralarga, ferma nel 2017 al 54,5% e non al 73%”, e l’aumento dell’occupazione “con un dato che invece riporta 996 contratti a tempo indeterminato persi tra gennaio e ottobre 2017”.

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