E’ ancora alta l’attenzione delle istituzioni sulla diga del Pertusillo. Lo dimostrano i continui monitoraggi compiuti sull’invaso, in particolare dopo lo strano fenomeno che generò grande preoccupazione a febbraio, a causa della presenza di una non meglio definita macchia scura, legata ad una proliferazione algale. Il più recente è quello compiuto dall’Arpa Basilicata che ieri ha pubblicato sul proprio sito una relazione sulle indagini di laboratorio condotte sui campioni prelevati sul Fiume Agri e nella diga. Risultati che confermerebbero un aumento di tracce di idrocarburi nel lago, che però non sforano i limiti di legge. Già nel mese di giugno, infatti, ne era stata ravvisata la presenza. I due punti di prelievo sono stati individuati nei mesi tra agosto e settembre. Dai controlli risultano entro i limiti di legge anche tutte le altre sostanze chimiche considerate più pericolose.
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