Revocata dal gip del tribunale di Potenza, Lucio Setola, la misura degli arresti domiciliari per due dei funzionari comunali coinvolti nell’inchiesta sulla gestione illecita del cimitero di Rionero e sugli affidamenti di appalti alle società che gravitavano, secondo la ricostruzione accusatoria, intorno all’imprenditore Emilio Aiuola, finito in carcere insieme ad un altro funzionario comunale, Angelo Napolitano. Tornano quindi in libertà Lorenzo Di Lucchio e Amedeo Colangelo. Per il primo il gip ha disposto il divieto di dimora a Rionero, per il secondo l’obbligo di dimora nel Comune di residenza (per entrambi resta anche l’obbligo di firma). Rigettate, invece, le istanze avanzate nei confronti dell’imprenditore Aiuola e della figlia Carmela: entrambi, a differenza di Di Lucchio e Colangelo che avevano risposto a tutte le domande del gip provando a chiarire la loro posizione in relazione ai fatti contestati, erano rimasti in silenzio durante l’interrogatorio di garanzia dei giorni scorsi.”
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