Un “Tuber Magnatum Pico”, meglio conosciuto come tartufo bianco pregiato, di circa 600 grammi è stato trovato da tartufaio Antonio Allegretti, titolare dell’omonima azienda agricola di Grottole (MT), grazie al fiuto del cane cavatore Gilda. “Si tratta di una straordinaria notizia che arriva dalla Basilicata – ha commentato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia – a conferma delle caratteristiche di un territorio regionale particolarmente vocato, in una stagione particolare e difficile per il mercato del tartufo con una carenza di prodotto causata dalle alte temperature che si sta riscontrando in tutta Italia. La Basilicata del tartufo di pregio ha tutte le carte per emergere sul mercato con una sua peculiare identità e questa condivisione è un grande segnale che stiamo andando nella giusta direzione. Il tartufo potrebbe essere l’oro vero di Basilicata. E’ inoltre un riscontro oggettivo, che sta subito ripagando, del positivo lavoro interlocutorio intrapreso qualche settimana fa con i portatori di interesse del settore tartuficoltura lucano, attraverso un tavolo di lavoro, segno della nostra attenzione ad un comparto, sulla valorizzazione delle varie tipologie di un prodotto riconosciuto di eccellenza che merita di trovare il proprio spazio identitario sui mercati come Tartufo di Basilicata”. Baria ha poi annunciato che “il 31 ottobre è il prossimo appuntamento per la valorizzazione del tartufo bianco a Carbone mentre il 18 e 19 novembre una collettiva di imprese del tartuficolo di Basilicata sarà presente alla Fiera internazionale del Tartufo Bianco di Alba dove stiamo definendo le modalità di partecipazione all’evento. La legge sulla tartuficoltura, auspichiamo inoltre, possa arrivare in tempi brevi ad essere approvata dalle commissioni consiliari per poi approdare in Consiglio.”
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