“Il 23 novembre per la mia Balvano è un giorno senza tempo”. Parla a nome di tutta la comunità Costantino Di Carlo, il primo cittadino del paese del potentino in cui il terremoto del 1980 fece registrare il più alto numero di vittime in Basilicata. In settantasette persero la vita in quei novanta interminabili secondi che fecero ballare la terra in Lucania ed Irpinia, molti di loro per lo più bambini, si trovavano in Chiesa per assistere alla funzione del pomeriggio che il parroco di allora riservava tradizionalmente al pubblico dei più piccini. Trentasette anni dopo, il ricordo di quelle generazioni seppellite sotto le macerie non si è ancora spento, anzi si rinnova con manifestazioni dedicate al ricordo di quelle vittime. Questa mattina, le celebrazioni per la dodicesima “Giornata della memoria” si sono aperte con la santa messa in suffragio delle vittime alla quale ha preso parte Giovanna Stefania Cagliostro, Prefetto di Potenza. Nel pomeriggio si terrà il convegno sul “Ruolo della protezione civile e dei volontari nel tempo”, le cui conclusioni saranno affidate all’onorevole Giuseppe Zamberletti padre fondatore della Protezione Civile in Italia. Le celebrazioni si chiuderanno con una fiaccolata per le vie del paese ed il concerto alla memoria del coro Trentino “Voci del Bondone”.
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