Sedici persone sono state denunciate in stato di liberta’ alla magistratura, in provincia di Potenza, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, con un anno all’erario pari a circa centomila euro. Le denunce sono state decise durante controlli fatti insieme da Carabinieri e funzionari dell’Inps, in particolare a carico di imprese agricole ed edili. E’ stata ricostruita una “fitta rete di prestazioni lavorative fittizie, o creato ad arte per consentire ai beneficiari di usufruire dell’indennita’ di disoccupazione oltre che consentirgli, ai fini pensionistici, illeciti ricavi futuri”. In particolare, sono emersi i casi di un consulente del lavoro che, proprio durante le ispezioni in ditte edili, “costituiva fittizi rapporti di lavoro per se’ e gli altri indagati”; e di due donne, assunte come impiegate ma, in realta’, una assegnata a ricopiare “a mano e in bella copia” i preventivi del suo “pseudo datore di lavoro”; l’altra impegnata “solo a rispondere al cellulare del datore di lavoro”.
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