Società

Shell-Unibas: a Potenza finale concorso di idee “The royal contest”

Impiegare una ipotetica disponibilità di royalties petrolifere per elaborare un progetto di sviluppo territoriale. Nasce da qui “The Royal Contest”, concorso di idee promosso da Shell Italia E&P e realizzato in collaborazione con l’Università della Basilicata, di cui oggi si è svolta  a Potenza la cerimonia di premiazione. La giuria ha esaminato e valutato 10 progetti finalisti (su 16 inziali) che hanno visti impegnati per tre mesi i 40 studenti universitari (erano 70 all’inizio) arrivati al traguardo.  Primi classificati a pari merito sono risultati i progetti dei team “Medusa” e “Fivemakers” , al secondo posto il progetto del team “Phoenix”, terza piazza per il progetto del team “Gli Economisti”. Primo del suo genere nel settore dell’oil&gas in Italia, il concorso aveva l’obiettivo di stimolare l’immaginazione dei giovani per trasformare una risorsa naturale (nella fattispecie, gli idrocarburi) in una leva di sviluppo territoriale mediante l’elaborazione di un progetto specifico.  “L’idea di questo concorso – ha commentato l’ad di Shell Italia, Marco Brun – nasce dalla volontà di stimolare e chiedere un contributo positivo, innovativo e allo stesso tempo concreto proprio a coloro che forse più di chiunque altro è titolato ad immaginare il futuro: i giovani, e in particolare i giovani studenti universitari. E non solo il loro futuro, ma anche quello della loro terra. I ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente, di cui siamo rimasti felicemente impressionati. E lo hanno fatto nel modo migliore, ovvero combinando creatività e rigore scientifico, portando a termine un impegno non facile. Per Shell questo concorso è stato non solo un passo avanti ulteriore nel proficuo rapporto che ci lega con l’Università della Basilicata, ma anche l’occasione di venire in contatto con tanti giovani e brillanti lucani che hanno dimostrato di amare la loro terra e di saper pensare in grande per essa mettendosi in gioco”. “I progetti presentati dagli studenti  – ha commentato Ruggero Faggioni, coordinatore dell’Istituto Europeo del Deisgn di Milano – colpiscono per due aspetti in particolare: da una parte la creatività delle idee, talvolta realmente insolita, supportata da competenza e capacità progettuale; dall’altra, l’autentico amore per questa terra che emerge dalla profondità e dalla cura con cui sono stati analizzati il territorio e le sue problematiche. Ingredienti che, insieme, danno un’immagine rassicurante di una generazione dalla quale il nostro Paese si aspetta molto”.

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